All'universita' di Catania sono morti 15 ricercatori, e altre decine sono ammalate di tumori vari, avvelenati nel corso degli anni dall'assenza di misure di sicurezza nel laboratorio di Farmacia.
L'insieme di omerta' e paura dei cosidetti poteri forti dell'universita' e della citta' ha tenuto lo scandalo sotto coperta per anni. Adesso finalmente scoppia lo scandalo, anche se non mi sembra di vedere troppi scandalizzati. La cosa mi riempie di sgomento
Soprattutto una cosa mi da le allucinazioni convulsive (si, sono arrabbiato): nessun commento e soprattutto nessuna azione da parte delle alte cariche dell'universita stessa. Il rettore tace. Ma come tace?
Ecco cosa succederebbe in un paese che dimostrerebbe piu' civilta': il rettore si sarebbe gia' dimesso da un pezzo, e con lui le persone che siedono piu' in basso nell'albero delle responsabilita', nei rami di quell'albero che arrivano fino al laboratorio. Secondo me in america o in molti altri posti in europa, la gente e' abituata a queste cose.
Perche', cosa c'e' alla base di un'alta carica? Io vedo due cose che vanno, e devono sempre andare, a braccetto: potere e responsabilita'. Seguiti a ruota da uno stipendio proporzionale, cosa da non trascurare. Un'alta carica, dal parlamento alla piccola azienda, guadagna in proporzione al livello di responsabilita'. Il principio e' giusto in se', in linea con il "guadagno proporzionale al rischio", della corrente dottrina economica. Ecco cosa un responsabile ai piani alti della gerarchia sempre e': responsabile. E cosi' il rettore di quell'universita'.
Importante: questo non e' giustizialismo da piazza, qualunquismo becero e forcaiolo. E' molto facile immaginare che il rettore e i suoi corresponsabili non abbiano certo voluto il disastro, e forse nemmeno erano a conoscenza di quello che accadeva. Ma anche in questo caso, loro sono i responsabili di quel micromondo, perche' investiti di quella posizione, e quindi di quella responsabilita' di quel potere e quel salario.
Non importa perche' quella cosa e' successa: loro sono professionalmente i responsabili, e professionalmente ne devono pagare il conto. Professionalmente dando le dimissioni, e noi tutti esigendole, poi civilmente o penalmente dopo i risultati delle indagini. Si puo' anche pensare che alla fine delle indagini, essi vengano ri-inseriti, magari in sordina, se le responsabilita' saranno chiarite totalmente e loro ne saranno usciti incolumi. Ma ora, adesso, semplicemente prendetevi le vostre responsabilita' e lasciate il posto. Subito.
Altrimenti una alta posizione gerarchica, perdendo la responsabilita', non mantiene in tasca altro che il potere e il denaro corrispondente. Da responsabile diventa solo padrone. Tali erano la monarchia e la dittatura, sistemi che la storia abbattuto con la forza. E mi piace che suoni come una minaccia. In democrazia di padroni senza responsabilita' non devono essercene, nel pubblico come nel privato. Le mancate dimissioni del rettore e dei suoi corresponsabili secondo me girano i riflettori, ancora una volta se ce ne fosse bisogno, su una di quelle sacche monarco-dittatoriali. Su queste si basano, a diverse scale di grandezza, molti piani del nostro condominio-paese.
Forza catanesi.