August 30, 2009

Matematica dell'accusa

"Un pregiudizio che madame non dovrebbe avere perche' lei stessa proviene dal mondo dello spettacolo, e memorabili sono le sue esibizioni a torace nudo sul palcoscenico del teatro Manzoni (Milano) dove Silvio la conobbe, innamorandosene."
Feltri, Libero (sul pregiudizio di Veronica Lario verso il ciarpame ronzante attorno al marito).

"Veronica Lario ha un altro uomo"
Libero

"Finche' i moralisti speculeranno su cio' che succede sotto le lenzuola di altri, noi ficcheremo il naso (turandocelo) sotto le loro."
Feltri, il giornale.

"Ma se risulta che colui che lancia le accuse, nel ruolo pubblico di direttore di un importante giornale, ha commesso atti privati lesivi della altrui famiglia, che sono stati accertati con sentenza di condanna passata in giudicato, se ne desume che le illazioni che egli trae a carico del premier Berlusconi come uomo pubblico sono sbagliate. Infatti per ammettere che fossero giuste, bisognerebbe anche ammettere che anche il direttore dell'Avvenire che le lancia non ha titolo per dirigere un giornale che fa prediche morali. Ma se si ammette che questo direttore non ha titolo per fare tali prediche, le critiche che egli fa non sono dotate di alcun valore. Sono carta straccia.
Il teorema mi pare ineccepibile."

Francesco Forte, il giornale.

Ok. Quindi. C'e' un teorema di mezzo (se...allora). La cosa e' interessante. Mettiamola in simboli.

Definiamo:
X e' un soggetto che lancia un'accusa: Lario, Boffo, LaRepubblica
F e' il fatto o il comportamento messo sotto accusa da X: l'immoralita', il tradimento, il circondarsi di ciarpame, le domande di LaRepubblica.
Y e' la persona oggetto dell'accusa F: Berlusconi.
y e' l'insieme di coloro che difendono Y: Feltri etc.

F(Y) = 1 significa che e' vero che Y ha commesso F.
F(Y) = 0 significa che non e' vero che Y ha commesso F.

L'argomento principe di y in questi ultimi tempi e' riassumibile in questo teorema:

Ipotesi:
- se un soggetto X lancia un'accusa contro un fatto o un comportamento F fatto da Y, cioe' : X suggerisce che F(Y) = 1
- se y di risposta dimostra che F(X) = 1, cioe' che X stesso e' colpevole del fatto F,

Allora:
il suggerimento di X che F(Y) possa essere =1 non e' da prendere in considerazione.

Mmm.. Commenti:
- Il fatto F, messo sotto i riflettori da X che lo imputa a Y, e' considerato sbagliato universalmente, cioe' immorale. Da tutti, compreso y stesso, che non ne discute l'immoralita', anzi usa proprio questa immoralita' contro X.

- y cerca di difendere Y: ma non dimostra che F(Y) = 0, dimostra solo che anche F(X) = 1. La conclusione e' solo che entrambi X e Y sono colpevoli di F. F puo' benissimo valere 1 per X e Y allo stesso tempo, c'e' spazio per tutti all'inferno.

- La strategia di y viene fatta discendere dalle parole di Gesu' stesso: "chi non ha peccato scagli la prima pietra". Chi usa questo argomento per dar forza al teorema di cui sopra dimentica che Gesu' in verita' voleva dire: "e' vero che F(Y) = 1, ma siccome per ogni altro soggetto Z esiste una qualche colpa F' per cui F'(Z) = 1, orsu', noi che siamo questi peccatori Z, perdoniamo a Y di aver fatto F". Il perdono era la chiave. C'e' perdono per Y ? Una qualche ammissione di Y e promessa a non ricommettere F credo aiuterebbe. Comunque al momento no, Y non e' perdonato.

- Importanza relativa dei casi F(Y) = 1 o F(X) = 1 : A chi importa se X ha commesso F? A chi importa se Y ha commesso F? Dipende dal bacino di influenza di X e Y. Se il bacino di influenza di Y e' maggiore di quello di X, allora F(Y) = 1 ha conseguenze peggiori di F(X) = 1. E' bene che i vari bacini di influenza non rimangano passivi, se considerano F davvero grave. Per chiarezza, ora lo Stato e' il bacino di influenza di Y, mentre per X sono le sue persone intime attorno o i suoi lettori. C'e' un rapporto di 10 milioni a uno.

- Perche' y non capisce che F(X) = 1 non implica F(Y) = 0 ? Credo che y lo sappia bene. Ma la scelta professionalmente ardita di y di mettere sotto quegli stessi riflettori, che illuminano la scritta F(Y) = 1, che anche F(X) = 1, necessariamente sara' seguita da una ingarbugliata discussione, con toni aspri riguardo Y, X e soprattutto y, che diluiranno le energie e le attenzioni. L'immoralita' dell'atto F, indipendente da X o Y, e la sua proprieta' F(Y) = 1, rilevante per il grande bacino di influenza di Y, saranno dimenticate. L'opinione su y sara' sempre piu' polarizzata tra chi lo odia e chi lo ama, cosa che evidentemente non dispiace a y. X continuera' la sua esistenza con una macchia di fango sulla camicia ben visibile, il prezzo pagato per essere sceso nell'arena fangosa. Y manterra' il suo potere avendo superato uno scoglio in piu'.

La matematica non e' certo il linguaggio migliore per discutere di queste cose. Il senso di quello che voglio dire e' che le strategie seguite per discolparsi da chi e' oggetto di accusa, non giudiziaria ma sociale e morale, spesso non entrano nello specifico. Anzi cercano volontariamente, credo, di distogliere l'attenzione dallo specifico. Perche' non discutiamo di F, dell'immoralita' di quelle azioni? deve un capo di stato essere sotto quei riflettori? E' davvero solo un guardare dallo spioncino? E' gossip oppure ha senso politico? Il politico deve essere probo? deve continuamente essere soggetto a verifiche non solo sul suo operato ma anche sulla sua vita privata? E in questo caso la vita privata di Berlusconi non entra per nulla in gioco nel suo operato politico? non era lui stesso a vendere l'integrita' della sua famiglia in giornali pieni di foto prima delle elezioni? Vogliamo che un politico ci parli della sua famiglia? All'epoca di quei giornaletti elettorali non ci piaceva, ora invece va bene. Dov'e' il limite, la transizione? Lo faremo anche coi nostri a nostro tempo? E come ci rapporteremo con quelli che oggi picchiano piu' forte, i cattolici, la chiesa, per cui in fondo facciamo il tifo?

1 comment:

GianMuga said...

...MA ALLORA CHIUDILO 'STO BLOG!!!