September 9, 2007

Grillo Bossi e Repubblica

Da questo articolo apparso su Repubblica il giorno dopo il V-Day di Beppe Grillo, sembra che Bossi sia un pover'uomo condannato "solo" perche' un giorno aveva scherzato vilipendiando la nostra cara bandiera (disse ad una donna che glielo sventolo' dalla finestra durante un comizio in Padania, di metterlo nel punto della casa dove essa espletava i suoi bisogni secondari). Tralasciando il fatto che un ex-ministro della repubblica osi in pubblico lasciarsi andare a tanta volgarita', oltretutto indirizzata al simbolo di cio' che gli da il pane quotidiano, la nostra repubblica, e che egli lo consideri come un fatto "non troppo grave", si puo' notare come il giornalista di Repubblica non faccia completamente bene il suo lavoro. Claudia Fusani, questa la giornalista a firma del pezzo sotto accusa, non osa sottolineare che il comico genovese non indica il vilipendio di Bossi come reato sufficiente a cacciare il volgare padano dal nostro parlamento, bensi' altro reato (ben piu' grave?) quale violazione della legge sul finanziamento pubblico ai partiti, per cui si aggiudico' definitivamente 8 mesi di reclusione.
Insomma, solo una piccola mancanza da parte di una giornalista alle prime armi, o peggio un disegno per screditare un po' di piu' l'idea di parlamento pulito che Grillo caldeggia? Comunque sia, anche con il beneficio del dubbio, un giornalista dovrebbe fare parecchia piu' attenzione oppure avere piu' coraggio, perche' il significato dell'articolo cambia radicalmente. Non si tratta certo di un blog che nessuno mai leggera'.

Tra l'altro, difendo Grillo ma personalmente penso che le sue idee messe nero su bianco nei tre punti di legge popolare non siano buone. Le Leggi non si fanno in questo modo, sotto la spinta di una stanchezza, o anche di uno schifo, verso l'intera classe politica. Il messaggio alla base di tutto il suo blog e sotto la giornata del V-day (il cui titolo e' la cosa peggiore che ai miei occhi quasi scredita tutto il contenuto) e' che siamo stanchi di questi politici, e che se ne devono andare a casa. Vero, ma come trovare il vero antidoto a questa situazione? Vietando piu' di due legislature a quei ladroni dei politici? Non credo, ma posso sbagliare, potrebbe avere effetti collaterali indesiderati, come assenza di grandi personaggi, e sarebbe una limitazione nelle nostre stesse liberta' di scelta, a meno che non partiamo dal presupposto che non abbiamo in verita' liberta' di scelta e che di grandi politici non ne esistano punto. Vietando l'ingresso ai condannati? Sembra buono, ma metterebbe in mano alla magistratura (alla quale do la massima fiducia comunque) un potere enorme, non per niente esiste il principio che un politico non puo' essere condannato troppo facilmente.

Insomma, se si parte dal principio qualunquista (e questa penso sia una giusta accusa a Grillo) che politico=ladro, allora non le tre leggi proposte ci salveranno, ma solo un cambio drastico di soluzione politica, che normalmente porta a brutti finali stupidi e violenti. Certo in tutto questo una giornalista sbadata di un buon giornale non aiuta affatto.

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