June 2, 2008

Combattere il destino con archi di legno

Un piccolo biplano plana veloce sulla foresta amazzonica; dentro sguardi attenti a monitor di bordo collegati a camere a infrarossi cercano segnali di movimento e calore tra le fronde. Il GPS indica sulla mappa digitalizzata luoghi mai esplorati prima, la rete satellitare aiuta i ricercatori nella loro impresa. I cilindri dell'aereo rombano lasciando dietro una scia di gas di scarico calda e grigia, quando qualcosa viene segnalato dagli strumenti e sensori dell'apparecchio. Una CCD reflex viene immediatamente puntata all'esterno dell'abitacolo seguendo le coordinate impartite dal software di bordo. Immagini ad alta risoluzione immortalano finalmente quello che si sperava. Una tribu' mai avvistata prima, un villaggio primitivo nel cuore dell'Amazzonia. Dalle immagini si ricavano preziose informazioni, uomini dipinti di rosso, donne dipinte di nero, poche abitazioni dal tetto di foglie, un'organizzazione sociale preistorica. Tutti appaiono spaventati da quell'arrivo dal cielo, i guerrieri puntano comunque in alto i loro archi di legno in un futile e patetico tentativo di arrestare ancora per un po' il tempo.

Un acceso e lungo dibattito scaturi' nella societa' civile all'apparire nei mezzi di comunicazione di quelle immagini. Come comportarsi di fronte all'avanzare del progresso, alla minaccia di scomparsa per quel piccolo popolo scampato alle soglie del 2010 all'avvento della civilta' moderna? Quali misure adottare? Preservare in un limbo fatto di liane e animali selvatici, oppure non frenare l'inevitabile, la natura delle cose, l'avanzare della civilta'?

Si decise infine di non perturbare, con azioni o ingerenze, la vita di quegli esseri. Antropologi e scienziati monitorarono la loro evoluzione per generazioni, da stazioni satellitari remote. Avendo ristretto al minimo l'accesso alla zona, nessun altro contatto ci fu tra le due civilta', se non tramite strumenti invisibili. I sensori registravano ed analizzavano in automatico quanto accadeva nella tribu', che intanto s'espandeva ed evolveva in nuove generazioni. Il tutto veniva paragonato automaticamente a modelli analitici, la cui esattezza era continuamente aggiornata dai software.

Una transizione critica nella societa' di quel popolo venne registarata attorno al 2146, quando la popolazione era cresciuta di un fattore 300. Dopo aver implementato l'invenzione della metallurgia, e aver sostituito il legno delle freccie con archi in metallo e simil-sciabole molto piu' potenti, una guerra tra due diverse fazioni scaturi' per il controllo della sola miniera di metallo disponibile nella zona. La guerra fu di una violenza non conosciuta fino ad allora. L'uccisione massiva delle donne e dei bambini di entrambe le fazioni porto' a un periodo in cui la procreazione risulto' impossibile. L'ultimo uomo della tribu mori' il 20 febbraio 2147.

Dalla remota galassia NGCx189, in una frazione di eternita' successiva al volo amazzonico degli esploratori terrestri, da una stazione ponte di osservazione in orbita attorno a una gigante rossa, un telescopio ad accelerazione di gravitoni mosse le sue membrane silenziosamente in direzione di una lontana galassia distante molti miliardi di parsec. Lo guidava un'intelligenza di atomi di Tellurio, collegata a una rete di diffusione distribuita nello spazio interstellare nata molti universi prima. I suoi bio-sensori integrati pulsando indicavano chiaramente la presenza di energia vitale proveniente da un minuscolo e sino ad allora sconosciuto pianeta gravitante attorno a un piccolo sole. Lo zoom fu facile e indolore, le immagini ricostruite e l'informazione sparsa, oltre ogni ridicolo limite relativistico, a tutto lo spazio penta-dimensionale attorno all'osservatore. Apparve un piccolo pianeta abitato da un popolo primitivo, ai primissimi stadi dell'evoluzione mentale, sul filo del rasoio tra la sua stessa continuita' o l'estinzione.

Un acceso dibattito venne risolto nell'arco di pochi attosecondi attraverso la comunita' scientifica ed artistica della galassia. Si sarebbe studiata l'evoluzione di quel piccolo popolo per testare la validita' dei loro modelli bio-evolutivi di sistemi organici, non troppo conosciuti. Dati veloci da acquisire, ma non facilmente disponibili, a causa dell'intriseca instabilita' nei sistemi cognitivi fondati sul carbonio, dovuta al loro elevato accoppiamento strutturale tra emotivita' ed azione.

Nell'anno 2145 di quel popolo, una transizione sociale critica venne registrata dai biosensori. Fazioni diverse, con distinzione apparentemente solo geografica, iniziarono una lotta per il controllo delle primitive risorse energetiche, che diventavano insufficienti per i bisogni della popolazione. Stranamente non tanto la popolazione, quanto il suo bisogno energetico era cresciuto sovra-esponenzialmente negli ultimi 200 anni locali. La guerra conobbe picchi di violenza che erano comunque stati facilmente previsti dai modelli a seguito degli accadimenti degli ultimi secoli. L'utilizzo di una nuova arma basata sull'annullamento dei quark in tessuti organici, sviluppata contemporaneamente dalla comunita' scientifica delle due piu' grandi fazioni, porto' a una riduzione drastica della popolazione totale. Segui' un breve periodo di declino in cui la lontanza geografica dei pochi superstiti, congiunta con la loro incapacita' a sopravvivere senza i mezzi tecnici a loro contemporanei, portarono a breve alla scomparsa di quella civilta' sull'intero pianeta. Era il loro 20 febbraio 2147.

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